Francesco Furini è un pittore fiorentino sconosciuto ai più. Egli è stato uno dei maestri del classicismo a Firenze, protagonista quasi assoluto della pittura fiorentina barocca agli inizi del XVII secolo.
Il Furini nasce nel 1603 a Firenze, da una numerosa e povera famiglia. Apprende i rudimenti del disegno dal padre, che è anche attore, e nel 1619 si reca a Roma, dove studia l'antichità e i maestri del Cinquecento. Durante il periodo romano subisce l'influenza di Caravaggio e dei suoi allievi. Al suo rientro a Firenze trova molti estimatori, tra cui Galileo Galilei e Guido Reni.
Nel 1633, dopo dure critiche ai suoi nudi femminili dalle forme classicheggianti, il Furini prende i voti e si ritira nella Pieve di Sant'Ansano nel Mugello.
Tra il 1639 e il 1642 realizza i due affreschi commissionati da Ferdinando II dei Medici che rappresentano L'Accademia platonica di Careggi e L'Allegoria della morte di Lorenzo il Magnifico nella Sala degli Argenti di Palazzo Pitti.
Francesco Furini muore a Firenze il 19 agosto del 1646.
Le opere a Firenze
Famoso pittore del Seicento, Francesco Furini, ha caratterizzato la scena fiorentina con i suoi nudi femminili modellati secondo un'ideale di bellezza classica. La sua pittura è caratterizzata da linee morbide e rotonde, sensuali e dolenti, che ben si distinguono dalle figure carnali di Tiziano.
A Palazzo Pitti, all'interno del Museo degli Argenti, si trovano i due bellissimi affreschi che raffigurano L'Accademia platonica di Careggi e L'allegoria della morte di Lorenzo il Magnifico.
Sempre a Palazzo Pitti, all'interno della Galleria Palatina, si trovano Ila e le Ninfe, capolavoro classicista che gli valse l'attenzione dei Medici, e La Pittura e La Poesia.
Purtroppo alcune delle opere di questo importante pittore del Seicento sono ancora oggi conservate nei depositi della Galleria degli Uffizi e non sono visitabili.