Andrea del Verrocchio, maestro di Leonardo, torna a Palazzo Strozzi
Dove: Palazzo Strozzi
Quando: 9 marzo – 14 luglio 2019, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20, il giovedì fino alle 23.
Ingresso: €13 intero, €10 ridotto, €24 biglietto famiglia, €9 per i possessori dei biglietti per il Bargello (nel caso tu decida di visitare prima Palazzo Strozzi, riceverai uno sconto per il Bargello)
Post aggiornato l’8 marzo 2019 per poter aggiungere foto della mostra, che ho particolarmente apprezzato ;-).
Hai già sentito la notizia che Andrea del Verrocchio è tornato a Firenze? Tra pochissimo, la mostra tanto attesa aprirà le sue porte al pubblico di Palazzo Strozzi con opere e capolavori non solo di questo grandissimo artista rinascimentale, ma anche di altri importanti personaggi del medesimo periodo – la seconda metà del 1400 – legati in qualche modo alla sua bottega. Tra questi ricordiamo Domenico del Ghirlandaio, Desiderio da Settignano, Sandro Botticelli, Pietro Perugino e, ovviamente, Leonardo da Vinci, il suo allievo più famoso. Non a caso, nel 2019 si festeggia il 500° anniversario della morte di Leonardo, per cui questa mostra rientra a far parte di una delle celebrazioni più importanti organizzate per rendere omaggio alla ricorrenza.
I due esperti d’arte quattrocentesca, nonchè curatori dell’esposizione, Francesco Caglioti e Andrea de Marchi, sono riusciti a mettere insieme oltre 120 straordinarie opere d’arte tra cui dipinti, sculture e disegni, per dar vita alla prima retrospettiva in assoluto dedicata ad Andrea del Verrocchio, dando spazio, allo stesso tempo, agli esordi della carriera artistica dell’allievo Leonardo da Vinci attraverso l’esposizione di 6 delle sue opere. Questa mostra ci consentirà di vedere da vicino le grandissime creazioni artistiche realizzate nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, dal 1460 al 1490 circa, periodo caratterizzato da una intensa sperimentazione artistico-culturale, da una forte condivisione di conoscenza ed esperienze tra gli allievi della bottega e da una fusione concettuale tra pittura e scultura.
Nella storia dell’arte, solo Giotto, Donatello e Raffaello hanno dato vita ad una “scuola d’arte” paragonabile a quella di Andrea del Verrocchio. Molti artisti, sia italiani che stranieri, hanno tratto ispirazione e si sono formati grazie ai suoi insegnamenti: puoi averne prova grazie ad opere d’arte come il “David”, in prestito dal Museo del Bargello, e il “Putto con Delfino”, restaurato proprio in occasione della mostra, per la quale è stato preso in prestito da Palazzo Vecchio (la foto soprastante mostra l’opera – o meglio, una sua copia – nella corte di Palazzo Vecchio). Ulteriori opere a dimostrazione di quanto detto sono alcuni dipinti come la Madonna con Bambino, in prestito dalla Gemäldegalerie di Berlino (nella foto in cima) o la Madonna con Bambino e gli Angeli dalla National Gallery di Londra. Queste opere sono state riunite per la prima volta dalla loro creazione e ci danno modo di osservare lo straordinario talento del Verrocchio in campo pittorico, che in seguito diverrà fonte di ispirazione per i suoi famosi studenti.
Verrocchio aprì la sua bottega in via de’ Macci nei tardi anni 1460. A tenergli testa vi era solo quella dei fratelli Pollaiolo, ugualmente famosi al periodo per bravura e talento, ma ben presto la sua grandezza artistica, manifestata soprattutto in pittura, superò quella dei fratelli, arrivando ad influenzare diversi artisti dell’Italia centrale. Questo è uno degli aspetti su cui la mostra pone particolare attenzione.
Uno dei miei artisti preferiti del Rinascimento è Domenico del Ghirlandaio: guarda come sono belle queste due Madonna con Bambino!
Ti consiglio vivamente di non saltare l’ultima sala della mostra, dove sono esposti alcuni disegni di Leonardo da Vinci, oltre a questa spettacolare Vergine con Bambino Ridente, realizzata in terracotta e presa in prestito per l’occasione dal Victoria and Albert Museum di Londra, dove è stata, in realtà, attribuita ad Antonio Rossellino. Direttamente, non ha niente in comune con nessun’altra scultura fiorentina del periodo rinascimentale, ma al tempo stesso ha molto in comune, invece, con i disegni ed i dipinti di Leonardo, in particolare con le sue prime opere con le quali imparava a modellare l’argilla in modo estremamente eccelso durante la sua permanenza presso la bottega del Verrocchio.
L’esposizione è organizzata e promossa dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dal Museo Nazionale del Bargello – dove è in corso di allestimento un’altra parte della mostra – e dalla National Gallery of Art di Washington, DC, dove verrà trasferita nella seconda metà del 2019, o meglio dal 29 settembre al 2 febbraio 2020.
Anche il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze ospita un’opera importante di Andrea del Verrocchio: la formella della “Decapitazione di San Giovanni Battista” realizzata in argento per l’altare del Battistero tra il 1470 e il 1480, restaurata di recente, come mostra l’immagine di sopra. Si dice che Leonardo, all’epoca uno studente della bottega del Verrocchio, possa aver contribuito alla realizzazione di questo capolavoro.
Al Museo del Bargello, i visitatori si troveranno dinanzi all’Incredulità di San Tommaso, il capolavoro in bronzo del Verrocchio, conservato all’interno della Chiesa di Orsanmichele e da questa prestato in occasione della mostra, durante la quale il Bargello prolungherà i suoi orari di apertura ed offrirà uno sconto sull’ingresso a tutti coloro che mostreranno il biglietto acquistato per l’esposizione di Palazzo Strozzi. Da domenica a giovedì, il Bargello sarà aperto dalle 8.15 alle 17.00, venerdì e sabato fino alle 19.00; il costo del biglietto intero è di € 9,00, quello scontato per coloro che mostreranno il biglietto di Palazzo Strozzi è di € 6,00.
Avrai anche la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo che ti darà accesso sia all’esposizione di Palazzo Strozzi che al Museo dell’Opera del Duomo e del Battistero, acquistabile, però, solo presso la biglietteria dell’Opera del Duomo (e non presso quella di Palazzo Strozzi). Per cui se hai intenzione di visitare anche il Museo dell’Opera, ti consiglio di cominciare il tuo “percorso artistico” da lì, dove potrai acquistare il biglietto cumulativo, e poi proseguire per Palazzo Strozzi ed infine il Bargello.
Non mi resta che augurarti buon divertimento: apprendere i segreti dell’arte della seconda metà del 1400 attraverso i capolavori del Verrocchio e di quelli dei suoi studenti ed allievi più famosi sarà un viaggio indimenticabile!