Per celebrare l’eredità di Anna Maria Luisa de’ Medici, che come ultima della dinastia Medici, lasciò in eredità i tesori della famiglia alla città di Firenze e alla regione Toscana
Il 18 febbraio, per celebrare l’anniversario della sua scomparsa, i Musei Civici Fiorentini e Palazzo Medici Riccardi saranno aperti al pubblico con ingresso gratuito.
Oltre all’ingresso gratuito, venerdì 18 e domenica 20 febbraio, la figura di Anna Maria Luisa de’ Medici tornerà a vivere al Museo di Palazzo Vecchio. Il MUS.E e i Musei Civici Fiorentini propongono da diversi anni un interessante evento di “storia vivente” per onorare questa importante figura femminile della storia di Firenze: Giaele Monaci si veste da Elettrice Palatina, mentre Elisabetta Stumpo presenta sia Anna Maria che il contesto storico in cui ha vissuto.
È un’occasione sia per grandi che piccini di ripercorrere la storia di Firenze e conoscere direttamente questo importante personaggio storico, incontrando e dialogando con l’Elettrice. L’evento si svolgerà nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio venerdì 18 febbraio (giorno dell’anniversario della sua morte quando l’ingresso al museo è gratuito) in tre orari distinti: alle ore 15, 16 e 17. I visitatori avranno ancora una volta la possibilità di saperne di più, incontrare e parlare con l’Elettrice domenica 20 febbraio alle ore 11, 12 e 13. L’ingresso al museo non è incluso la domenica.
Ci piace sottolineare l’importanza di questa donna nella storia di Firenze perché ciò che vedete a Firenze oggi non esisterebbe senza il suo intervento diretto. Tante famiglie importanti del passato nelle città italiane hanno collezionato e sponsorizzato l’arte nel corso dei secoli, costruendo importanti collezioni che a un certo punto sono state vendute e sparse in tutto il mondo. È il motivo per cui si vede tanta arte italiana nei musei internazionali. Eppure, Firenze non sarebbe un’attrazione per tutti i visitatori se non avesse le sue collezioni. La famiglia Medici governava Firenze e ha avuto un enorme impatto sullo sviluppo dell’arte con la sua sponsorizzazione di artisti, soprattutto nel primo Rinascimento. Anna Maria Luisa de’ Medici si ritrovò alla fine di quella dinastia senza eredi. Non poteva ereditare il titolo di Granduchessa di Toscana, e le potenze europee di allora avevano già stabilito che alla sua morte i Lorena di Asburgo avrebbero ereditato sia il titolo che tutte le terre ad esso legate. Anna Maria riuscì a stipulare un “Patto di Famiglia” con Francesco Stefano dei Lorena. Era un documento legale che assicurava che lo Stato, il Granducato di Toscana, avrebbe ereditato l’immenso patrimonio che costituiva le collezioni private della famiglia Medici, ma non poteva né venderlo né spostarlo fuori dallo Stato. Ciò includeva dipinti, sculture, biblioteche, gioielli e molti altri oggetti preziosi che dovevano rimanere con la condizione espressa che di “quello è per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri, e non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dello Stato del Gran Ducato». Così si può apprezzare quanto fosse importante la lungimiranza di Anna Luisa nel lontano 1737 per quella che Firenze è oggi.
La partecipazione all’evento “storia vivente” è gratuita, ma è necessaria la prenotazione. Puoi richiedere maggiori informazioni e prenotare direttamente via email a info@musefirenze.it o telefonicamente allo 055-276-8224.
Divertiti questo venerdì pensando – e ringraziando – Anna Luisa Maria de’ Medici! Lei è sepolta nella cripta di famiglia, le Cappelle Medicee, all’interno della Basilica di San Lorenzo, luogo che ha contribuito a completare.