Il Corridoio Vasariano, il passaggio sopraelevato che collega Palazzo Vecchio – passando attraverso la Galleria degli Uffizi sopra Ponte Vecchio – con Palazzo Pitti e i Giardini di Boboli, è chiuso dal 2016 per ragioni di sicurezza. Oggi, il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, ha ufficialmente presentato il progetto da 10 milioni di euro previsto per rimettere in sicurezza il Corridoio e riaprirlo al pubblico nel 2021, con un nuovo allestimento ed un biglietto di ingresso speciale.
Il progetto, presentato oggi dopo ben 18 mesi di studi, ricerche ed approfondimenti, è finalmente pronto. Decine di specialisti hanno lavorato in questi mesi per valutare a fondo l’attuale condizione del Corridoio e le varie soluzioni necessarie per poterlo ristrutturare. Per esempio, quando il Corridoio riaprirà dopo i lavori, sarà completamente accessibile ai visitatori disabili, cosa che prima non era mai stata possibile: un sistema integrato di rampe, ascensori e sollevatori renderanno percorribile ogni parte del percorso che prevede degli scalini. Sarà, inoltre, provvisto di bagni e, per la prima volta in assoluto, di un sistema controllato di climatizzazione sia con aria condizionata che con riscaldamento, in modo da regolare al meglio la temperatura interna. L’illuminazione sarà predisposta con un sistema di luci a led a basso consumo, mentre un sistema di video sorveglianza coprirà l’intera lunghezza del Corridoio.
Tra le principali modifiche in progetto, vi è la realizzazione di nuove uscite di sicurezza: ne sono previste cinque, compresa una che attraversa un traliccio situato immediatamente dopo il passaggio da Ponte Vecchio in via de’ Bardi, che risale alla ricostruzione di molti siti della città dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ed un’altra situata all’incirca dove si trova il Cortile delle Cacce all’interno dei Giardini di Boboli. A questo proposito, verranno riaperti due vecchi archi che, in precedenza, erano stati chiusi.
La foto soprastante mostra come era il Corridoio con la collezione di auto-ritratti disposta lungo le pareti, prima che venisse chiuso; il video sottostante, invece, mostra una soggettiva ad alta velocità del Corridoio nello stato attuale, con tutte – o quasi – le opere rimosse.
Il progetto prevede un consolidamento strutturale ed un restauro degli interni, di cui il Corridoio necessitava già da qualche decennio. Non soltanto gli interni verranno riportati a nuovo con una mano di pittura fresca, ma anche i pavimenti verranno completamente rimossi per essere sostituiti con la terracotta antica. I controlli effettuati, e di conseguenza il progetto, non hanno rilevato la necessità di apportare anche lavori di modifica o restauro sugli esterni, a parte alcune opere che verranno effettuate nel Cortile delle Cacce all’interno dei Giardini di Boboli per la nuova uscita di sicurezza.
Il percorso e le nuove collezioni esposte all’interno del Corridoio
Il Corridoio Vasariano, una volta riaperto, sarà accessibile dal piano terra della Galleria degli Uffizi, lungo l’estremità occidentale accanto all’Auditorium Vasari. Avrà una sua biglietteria ed un metal detector; un ascensore condurrà i visitatori al piano primo, dove sarà ubicata l’entrata al Corridoio Vasariano (l’accesso, prima, era situato sotto una rampa di scale che scendeva dal secondo piano). Il Corridoio continuerà ad essere aperto e percorribile in una sola direzione, ovvero dal Museo degli Uffizi (entrata) verso Palazzo Pitti (uscita) e la capacità massima sarà di 125 visitatori a volta, per ragioni di sicurezza all’interno del percorso, alla fine del quale si potrà decidere se uscire all’interno dei Giardini di Boboli o proseguire con la visita all’interno di Palazzo Pitti, arrivando vicino alla Galleria Palatina.
Per quanto riguarda le collezioni di opere esposte in fase di riapertura, gli oltre 700 dipinti di auto-ritratti che il Corridoio ha ospitato al suo interno nei secoli trascorsi non si troveranno più lì: negli anni appena passati, sono stati rimossi a poco a poco per essere trasferiti in una serie di sale ubicate al primo piano della Galleria degli Uffizi (la cui apertura è prevista a breve).
Dato che il Corridoio avrà soprattutto una funzione di passaggio panoramico con viste esclusive su Firenze, verranno “riaperte” più di 73 finestrelle circolari (come quella nella foto di sopra) disposte lungo il percorso per permettere ai visitatori di ammirare il centro storico da un punto di vista più unico che raro! Le finestre, fino ad oggi, erano state lasciate chiuse per proteggere gli auto-ritratti dalla luce naturale del sole.
Circa 30 antiche sculture ed una collezione di registri di provenienza greca e romana (che fino ad oggi sono stati conservati nei depositi del Museo dal 19° secolo) saranno disposti lungo il Corridoio per decorarlo, con uno spazio dedicato agli affreschi del 16° secolo realizzati da Giorgio Vasari e situato sulle pareti esterne del Corridoio lungo Ponte Vecchio. Gli affreschi furono rimossi alla fine del 19° secolo, restaurati negli anni 60 ed esposti soltanto in occasione di mostre temporanee, prima di riportarli all’interno dei depositi del Museo, dove sono attualmente conservati.
Oltre alle vedute panoramiche, il Corridoio offrirà ai visitatori due momenti storici commemorativi: all’inizio del percorso, in via Georgofili, si potrà vedere il punto esatto in cui un’autobomba, nel 1993, causò morte e distruzione. Giganti riproduzioni metalliche di fotografie originali illustranti le conseguenze della bomba replicheranno i momenti drammatici dello scoppio e mostreranno i dipinti che andarono distrutti, compreso quello recentemente restaurato e denominato “I giocatori di carte” di Bartolomeo Manfredi e quello della “Natività” di Gherardo delle Notti. La seconda rappresentazione commemorativa sarà ubicata appena dopo Ponte Vecchio, dedicata alla devastazione subita dalla città di Firenze ad opera delle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale, ed in particolare a ciò che successe la notte del 4 agosto 1944, meglio conosciuta come “La notte dei Ponti”, quando furono presi di mira e bombardati i ponti che attraversano l’Arno, ad eccezione di Ponte Vecchio, che fu risparmiato (anche se le due estremità furono comunque distrutte).
Riapertura e biglietti di ingresso
Il Corridoio Vasariano sarà, dunque, aperto tutti i giorni, ma sarà necessario prenotare se si considera che il numero di visitatori dovrà essere tenuto sotto controllo. Il progetto è quello che le aperture vadano a coincidere con quelle della Galleria degli Uffizi (da martedì a domenica), con due lunedì al mese in più come apertura straordinaria, quando anche i Giardini di Boboli sono aperti. Verrà realizzato un biglietto di ingresso speciale: il costo è previsto per 45 euro in alta stagione (da marzo ad ottobre) e 20 euro in bassa stagione (da novembre a febbraio); il museo, inoltre, sta studiando la creazione di un biglietto integrato che permetta ai visitatori di entrare e vedere il Corridoio, Palazzo Vecchio, La Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, i Giardini di Boboli, il Forte Belvedere e i Giardini Bardini.
Il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, definisce la riapertura del Corridoio una “riapertura democratica” che permetterà ai visitatori provenienti da tutto il mondo di ammirare il Corridoio Vasariano: si stima che, una volta riaperto, saranno circa mezzo milione le persone che potranno visitarlo!
Brevi cenni storici
Proprio come la Galleria degli Uffizi, il Corridoio Vasariano fu costruito su progetto dell’architetto Giorgio Vasari e su commissione di Cosimo I de’ Medici nel 1565 in solo poco più di sei mesi, per celebrare il matrimonio del figlio di Cosimo I, Francesco, con la promessa sposa Giovanna d’Austria. Il suo scopo era quello di permettere al Gran Duca ed alla sua famiglia di spostarsi da Palazzo Vecchio, sede del potere, agli Uffizi (dove si trovava la sede del potere amministrativo del governo mediceo), a Palazzo Pitti, luogo dove si trovava la loro dimora. Qui, puoi trovare informazioni più dettagliate sul Corridoio Vasariano.
Il Corridoio fu utilizzato da Adolf Hitler e Benito Mussolini durante la loro visita a Firenze nel 1938.
Fu parzialmente distrutto dalle truppe nazi-fasciste durante la loro occupazione nel 1944, quando alcune parti del Corridoio furono utilizzate dalla Resistenza per mettere in comunicazione le due sponde dell’Arno.
Fu, poi, chiuso all’inizio del XX° secolo e reso nuovamente accessibile – solo per visite speciali – negli ultimi anni; in seguito è stato aperto anche per visite di gruppi organizzati con permessi “speciali”, prima di essere nuovamente e completamente chiuso nel 2016 per ragioni di sicurezza.
L’idea di renderlo accessibile al pubblico generale è stata discussa sin dal lontano 1964, ma solo nel 1995 fu creata dal Ministro dei Beni Culturali ed Ambientali, Antonio Paolucci, una commissione apposita per studiare la possibilità di aumentare lo spazio della Galleria degli Uffizi e, per la prima volta, l’idea fu davvero presa in seria considerazione.
Alcune curiosità sul progetto e sul Corridoio
Il Corridoio Vasariano è lungo 760 metri da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, mentre è lungo soltanto 505 metri dall’entrata posta nel Museo della Galleria degli Uffizi.
Fu creato nel 1565 in soli 6 mesi o poco più.
10 milioni di euro sono stati stanziati per finanziare il progetto di riapertura – si presume che sia necessario un anno e mezzo per il completamento del progetto.
125 è il numero massimo di visitatori ammessi per volta all’interno del Corridoio Vasariano.
500.000, invece, è il numero stimato dei visitatori annui dal momento della riapertura.
45 euro sarà il costo del biglietto per visitare il Corridoio Vasariano in alta stagione; 20 euro, invece, quello per la bassa stagione (gruppi di studenti potranno visitarlo gratuitamente).
5 nuove uscite di sicurezza saranno realizzate lungo il percorso.
73 finestre verranno aperte per permettere ai visitatori di ammirare dal Corridoio il centro storico di Firenze.
2 rappresentazioni commemorative, affreschi dall’esterno del Corridoio, antiche sculture e registri del periodo greco-romano verranno posti all’interno lungo il percorso del Corridoio.
Il progetto esecutivo è composto da oltre 1000 pagine, di cui 23 saggi specialistici e 2435 fotografie, il tutto realizzato nel corso dei mesi a partire da quando il Corridoio è stato chiuso nel 2016.
Tutte le foto ed i video di quest’articolo sono stati gentilmente forniti dall’Ufficio Stampa dell’Opera Laboratori Fiorentini per le Gallerie degli Uffizi.